Siamo nell’era della pet economy. Un mercato che a livello globale vale già più di 220 miliardi di euro l’anno.
Un business esploso (e destinato ancora a crescere) man mano che gli animali da compagnia (in Italia, cani su tutti) sono diventati veri e propri membri delle famiglie. Andando spesso ad occupare il posto tradizionalmente occupato dai figli.
Il riflesso, questo, di una trasformazione epocale della società, in termini di valori di riferimento, vincoli percepiti, norme morali, priorità esistenziali, composizione dei nuclei familiari.
Questo processo di umanizzazione dei propri amici a quattro zampe ha implicazioni sostanziali dal punto di vista dei consumi (e del relativo giro d’affari). Con esigenze nuove in termini di prodotti, servizi ed esperienze ad hoc.
Per non lasciare nulla al caso, per non privare “il proprio cucciolo” di nessuna attenzione, per averne la massima cura.
⏩ Dalle spese mediche ai farmaci, sempre più nell’ottica della prevenzione e della cura dello spirito, oltre che del corpo.
⏩ Dall’igiene alla bellezza, con soluzioni sempre più articolate.
⏩ Dai viaggi al benessere, con l’immancabile “doga”, lo yoga per e con il proprio cane.
⏩ E chi più ne ha più ne metta, fino ad arrivare ai servizi funerari ad hoc, proposti – manco a dirlo – dai vulcanici e onnipresenti Taffo.
Ma la parte del leone nell’ambito della pet economy la fa il food, che rappresenta il 55% del giro d’affari totale.
Perché, si sa, lo star bene e il piacere passano in primis dall’alimentazione, dove è finita l’era del “ma sì, al cane diamo gli avanzi”.
E qui c’è davvero un mondo, fra pasti freschi su misura a domicilio e nuove linee (e spazi) dedicati nella grande distribuzione organizzata.
Ma attenzione, perché molto si muove anche nell’offerta dei ristoranti, ben oltre la classica ciotola per l’acqua e la possibilità di far entrare con sé il proprio cane.
Un caso emblematico è quello di “Fiuto”, ristorante romano che nasce con una chiara mission: consentire alla clientela di vivere assieme al proprio cane un’esperienza di grande livello, per stare bene assieme.
Non semplicemente un locale dove “poter portare il proprio cane”, ma un locale pensato per esaltare un’esperienza comune, di condivisione.
Che cos’ha di speciale Fiuto?
⏩ Una cucina ad hoc per i clienti a 4 zampe.
Con uno chef specializzato e un menù (dall’aperitivo fino al dolce) studiato con un veterinario nutrizionista, per garantire gusto ed equilibrio.
⏩ L’assistenza in sala di un addestratore cinofilo, che possa badare ai cani come farebbe un educatore esperto in un family restaurant.
⏩ Aree ad hoc in cui poter far giocare o rilassare i propri cuccioli, in tutta sicurezza.
⏩ L’immancabile area selfie, per immortalare momenti da ricordare e da condividere, rigorosamente online.
Che cosa ne pensano i nostri amici pet lover all’ascolto? 😉