Marketing for good: il marketing a supporto degli Ospedali.

Il lato più interessante del marketing?

La sua applicazione in contesti dove meno te lo aspetti. E dove può fare realmente la differenza, al di là degli effetti speciali della comunicazione. E dei trick della manipolazione.

Un esempio? La progettazione degli Ospedali di nuova generazione.

Qui il marketing può aiutare a progettare un’esperienza “fuori dal comune”, che le persone non si aspettano. Che in molti casi può davvero cambiare il senso di giornate spesso complicate e dolorose.

È su queste basi che sta nascendo, ad esempio, il nuovo Policlinico di Milano. Un Ospedale concepito da zero in chiave esperienziale.

E come sono Ospedali del genere?

Ovviamente, si parte sempre, necessariamente, dall’eccellenza di personale medico-sanitario ed attrezzature. Il core. Da lì non si scappa.

E poi?

I fattori d’atmosfera, da progettare per far respirare all’utenza (allargata) un’atmosfera piacevole, positiva, rassicurante.


Dall’accoglienza, agli spazi di passaggio, agli ambienti sanitari in senso stretto, come le sale per gli esami e i trattamenti medici.

Ma anche le aree verdi, sia per un minor impatto ambientale che per finalità terapeutiche, in combinazione con sport e pet therapy.

Due attività capaci di incidere molto sul benessere percepito.

L’alimentazione, di qualità, sana e su misura per le esigenze dei singoli pazienti. Un elemento di cura e di conforto, non una “routine al ribasso”.

I servizi di supporto, per accompagnare l’esperienza dell’utenza, che è rappresentata non solo dai pazienti, ma anche da chi se ne prende cura.

Dall’accommodation (spesso trovare una sistemazione per stare vicini ai propri cari è una vera chimera) alla ristorazione.

Passando per le attività commerciali (abbigliamento, prodotti per la persona, servizi postali, ecc), per mettere a disposizione degli utenti tutto ciò che può servire.

Come nel caso (siamo ancora a Milano) del Niguarda, che ha creato una vera e propria galleria commerciale a beneficio della propria utenza.


Concepire un “sistema di prodotto” così critico mettendosi nella prospettiva dell’utente diventa la chiave per generare valore superiore e benessere, anche a livello sociale, collettivo.

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