Oggi vi parlo di CucinaBarilla, un progetto passato sotto traccia, ma estremamente interessante, di frontiera. Per farlo, prendo spunto dal blog dell’amico Simone Moriconi, sempre ricco di spunti meritevoli.
In sostanza, si tratta di un’operazione di co-marketing fra Barilla e Whirlpool per offrire al consumatore (un certo target, è chiaro; forse lo stesso dei “robot da cucina ultra-completi e competenti”; “alla Bimbi“, per intenderci) una soluzione del tutta nuova.
Una sorta di “forno intelligente”, che “fa tutto da solo” (e arriva anche dove il consumatore non è in grado di arrivare, perché non ha tempo, voglia o capacità), e un abbonamento mensile a una selezione di prodotti Barilla concepiti ad hoc, ovvero pensati proprio per funzionare “bene” con quel forno, che poi non è solo un forno, ma un vero super-robot da cucina.
Un’operazione di bundling, quindi.
In tutto questo, emergono alcuni punti di particolare rilievo, che voglio condividere con voi.
Innanzitutto, la già menzionata creazione congiunta di valore, nell’ottica del cosiddetto “marketing olistico”, per cui si crea valore assieme, in modo reticolare, secondo logiche customer-based.
L’aspetto più rilevante è, però, lo spostamento del focus da parte di Barilla, in particolare, dal prodotto (il suo core storico) al servizio.
Già, perché l’azienda leader del food nostrano in questo caso si pone in termini diversi nei confronti del mercato. Non più solo, per l’appunto, come fornitore affidabile di prodotti alimentari, bensì come fornitori di “soluzioni”, studiate per un target specifico, divenendo, così, in qualche modo, un competitor dei summenzionati “super-robot” da cucina, convergendo verso il medesimo meta-mercato…
Ah, attenzione, perchè siamo già oltre il famigerato Bimbi, perché il 2017 è l’anno designato per l’arrivo sul mercato del primo chef tutto circuiti e bulloni!
Il prossimo step per Barilla sarà rappresentato dalla “progressione” verso esperienze di gusto, sensoriali o basate sull’apprendimento, come suggeriscono Pine e Gilmore?
Why not? Stiamo a vedere…
Certo, la comunicazione di CucinaBarilla non sembra proprio un granché… Sembra molto dimessa. Diciamo molto funzionale, più che emozionale. Quasi più B2B che B2C, ma forse rispetto al target ci sta.