Da quando abbiamo iniziato a parlare di product placement su questo blog di acqua sotto i ponti né è passata davvero tanta… E, oramai, questo tipo di intervento per promuovere notorietà e/o immagine di prodotti, servizi, brand non è più così speciale, anche se mantiene ancora – assolutamente – il suo appeal.
Anzi, possiamo dire di essere in una fase di maturità e consolidamento del product placement in Italia, che non è più solo o in modo preponderante product placement cinematografico, perché vanno molto forti, ad esempio, anche i video musicali (si pensi alla celeberrima Girella nel video di “Volare”, del duo Rovazzi-Morandi) e – soprattutto – i programmi tv, che spesso nascono proprio per spingere in modo mirato questo o quel brand.
Oggi vi parliamo proprio di un caso di questo tipo, ovvero del programma “Upgrade”, in onda su Italia 1 da novembre 2017 e condotto dalla “Iena” Giulio Golia.
Qui sembra chiaro che il placement sia dominante e che, in quanto tale, “il programma gli sia costruito attorno”, anche se questo – a dire il vero – non rappresenta un fattore di disturbo.
Del resto, come abbiamo sempre sottolineato, tendenzialmente lo spettatore si accorge – in qualche modo – dei placement, ma non ne rimane infastidito “se tutto il resto funziona”.
Qui, nella fattispecie, a funzionare, sono, in particolare:
- la dinamica del gioco, che, appunto, come spiegheremo fra poco, è molto dinamico, vivace
- le caratteristiche dei protagonistiDue aspetti che, peraltro, sono strettamente collegati fra loro.Cominciamo proprio dall’ultimo punto: i protagonisti. Da un lato Giulio Golia (faccione rassicurante, che entra letteralmente “nelle case degli Italiani”) e poi “vere persone comuni” (concetto ben diverso dai presunti artigiani di Poltronesofà…).E poi c’é il concetto di “upgrade”, che viene promozionato già a partire dal titolo del programma e poi – costantemente – nel suo svolgimento, perché tutta la trama è proprio basata sull’opportunità che viene data ai partecipanti (selezionati in modo apparentemente casuale e senza preavviso) di sostituire uno o più elettrodomestici in casa.
E in tutto questo, emerge e spicca la cortesia del servizio consegne di Unieuro, che va in giro per le città in modo attento, pronto a “soccorrere” abitazioni che necessitino appunto di un upgrade, con la rassicurante ed educata presenza di Golia come “garante”.
Quindi, ricapitolando:
- Giulio Golia “va in giro per l’Italia” e sceglie “a caso” (davvero???!!!) i partecipanti a questo particolare “quiz a domicilio”
- Entra in casa, “familiarizza” e pone un certo numero di domande
- Se il quiz è vincente, ecco che – con grande solerzia e maestria – dei simpatici, veloci e super-cortesi addetti Unieuro entrano in scena e in casa, donando ai “fortunati di turno” un televisore, un forno, una friggitrice, ecc, eccE qui si aggiunge un elemento ulteriore. Sì, perché viene allo scoperto un’interessante operazione di co-branding, visto che tutti gli elettrodomestici sono a marchio Samsung, che, così, ha modo di dimostrare “quanto possa fare bene alle famiglie un rinnovamento delle loro case grazie ai suoi prodotti intelligenti”, come il simpatico robottino che metti a terra e “fa tutto da solo” (assorbe lo sporco e lava pure!), semplificando la vita, ad esempio, a una simpatica coppia ci vecchiette isolate, che, in questo modo, hanno un motivo in più per sorridere (siamo sicuri che la scelta dei concorrenti sia casuale, sì?).
Infatti, in tutto questo Golia entra proprio “nelle case giuste”, con il suo faccione da “nipote di tutte le nonnine d’Italia”…Insomma, un product placement perfetto, che, ancora una volta, viene progettato e realizzato attorno alle esigenze dei brand, ma facendo leva su “storie che reggono bene”, che funzionano, così come funziona la narrazione, che, in questo caso, è decisamente equilibrata e funzionale.
E ora occhio, che magari tocca a voi 🙂 Lo sentite il campanello?